Ford Fiesta: esce di produzione. Comprala usata!
/0 Commenti/in Affidabilità, Attualità/da Redazione GuidaAutoUsate.itDopo 47 anni di produzione, sette generazioni e 19 milioni di esemplari venduti dal 1976, l’utilitaria Ford esce definitivamente di scena: la disponibilità in i concessionaria è garantita sino a esaurimento delle macchine già in stock.
D’altronde, i numeri non erano più quelli di un tempo: complice la “concorrenza in casa” della Ford Puma, nonché delle altre utilitarie che godono ancora di buona salute, come Lancia Ypsilon (40.970 auto vendute nel 2022), Dacia Sandero (33.922 esemplari), Citroën C3 (a quota 31.879, sempre nel 2022). La piccola Fiesta, con 9.500 unità, ha alzato bandiera bianca.
La fabbrica tedesca (a Colonia) dove la Ford Fiesta vedeva la luce, sarà quindi impiegata per produrre due automobili elettriche, frutto della sinergia tra la casa dell’ovale blu e la Volkswagen; per ora, possiamo anticipare che saranno realizzate sulla piattaforma MEB di Volkswagen che già è adottata da svariati modelli del Gruppo: VW ID, Audi Audi Q4 e-tron, Cupra el-Born, Škoda Enyaq.
Non rimane quindi che rivolgersi al mercato dell’usato; e dato che l’utilitaria tedesca ha avuto in passato un grande successo nel nostro Paese, non è certo diffcile mettere le mani su un buon esemplare.
Le più diffuse sono la serie sesta (in vendita dal 2008 al 2017) e settima (dal 2017 a oggi).
Ford Fiesta 2008-2016: si trova a buon prezzo e difficilmente tradisce

La sesta serie debuttò in Italia nel secondo semestre del 2008 (le auto vendute in Europa erano costruite a Colonia e a Valencia), e il restyling, è datato fine 2012 (introduceva, a livello di design, un elemento importante: la mascherina “a trapezio”, ancora oggi tra i tratti di famiglia delle nuove Ford).
Ha ereditato diversi motori, già ben collaudati, dalla serie precedente, come il 1.2 da 60 CV, un quattro cilindri a benzina onesto ma non certo vivace, come il 1.4 TDCi da 68 CV, che ha dalla sua anche una notevole sobrietà e una buona affidabilità (da segnalare, solo per i primissimi esemplari, perdite di carburante dagli iniettori). Meno affidabile invece la variante a doppia alimentazione, il 1.4 16V da 97 CV (92 CV a Gpl) che ha esordito nel 2009. L’impianto a Gpl, prodotto dalla BRC (azienda di Cherasco, Torino) ha mostrato, su parecchi esemplari, alcune “crisi di rigetto”, che si concretizzano con irregolarità di alimentazione, e passaggi improvvisi dal Gpl alla benzina. Le automobili in vendita oggi, tuttavia, dovrebbero ormai essere stati “risanati” mediante la riprogrammazione della centralina elettronica del motore (nei casi più gravi, le officina segnalano di aver dovuto sostituire anche il cosiddetto “polmone” del Gpl, ovvero del riduttore della pressione del gas).
Il filtro antismog ha fatto disperare molti “Fiestisti”

Per quanto riguarda invece i propulsori più recenti, che hanno debuttato in seguito al restyling di fine 2012, segnaliamo noie per il filtro antismog del 1.5 diesel da 75 e 95 CV: il motore esegue continue rigenerazioni non portandole a termine. Parte del gasolio iniettato in camera di combustione non viene bruciato e trafila, così, nella coppa dell’olio: il lubrificante si diluisce e perde efficacia. La casa è intervenuta nel corso degli anni con aggiornamenti della centralina, ma solo con la release più recente, del 2022, i problemi paiono (quasi) risolti. In merito al valido motore 1.0 EcoBoost, i proprietari segnalano solo qualche cedimento del turbo, specie della versione da 125 CV.
Sterzo rumoroso? Drizzate bene le orecchie
Altro problema, è la rumorosità del piantone dello sterzo, che si avverte a bassa velocità ruotando il volante. Un difetto ormai risolto (la casa ha modificato le vetture dal 2010 e risanato le vetture difettose, sebbene non ci sia stato un richiamo ufficiale). Si trattava di un grattacapo non da poco, ma che, nella maggiorparte dei casi, si risolveva con la lubrificazione del giunto cardanico del piantone , e il serraggio dei bulloni alla coppia corretta (solo su poche vetture è stato sostituito, quasi sempre in garanzia, il giunto stesso o addirittura il piantone dello sterzo).
Chiave elettronica e Bluetooth: provateli bene prima dell’acquisto
Dal punto di vista elettronico, pochi gli appunti da fare: il Bluetooth che non si interfaccia correttamente con alcuni smartphone (nel 2011 è stato diffuso dalla casa un aggiornamento efficace, per cui, ora non ci dovrebbero essere più problemi) e il sistema keyless, saltuariamente, “impazzisce”: capita che la chiave elettronica non riesca a sbloccare le portiere, costringendo ad aprire lo sportello con la chiave metallica (contenuta nella stessa keyless) e avviare il motore avvicinandola al piantone dello sterzo.
Non va tanto d’accordo… con l’acqua
La vettura, nel complesso, non delude per quanto riguarda al qualità degli interni, ma sui modelli pre-restyling, il sensore pioggia, posizionato sul parabrezza, potrebbe staccarsi e le guarnizioni delle porte tendono a scollarsi (soprattutto quelle delle portiere posteriori: occhio alle infiltrazioni d’acqua). Da segnalare anche alcuni guasti della serratura del bagagliaio, che può risultare impossibile da aprire o chiudere: il meccanismo potrebbe essersi rovinato in seguito alle infiltrazioni d’acqua.
La Settima Serie: è valida ma non è piaciuta abbastanza
La settima generazione di Ford Fiesta cha ha debuttato nell’estate 2017 (e ormai fuori produzione) non ha un bullone in comune con la precedente, sebbene abbia mantenuto l’impronta stilistica (eccezion fatta per luci posteriori a sviluppo orizzontale). Più lunga (di 7 cm), più larga (di 1 cm) e più bassa di 2 cm, ha un aspetto più imponente, un abitacolo più moderno e una dotazione tecnologica molto più ricca (sono addirittura 15 i sistemi di assistenza alla guida disponibili: non male per una utilitaria). Nonostante le buone doti stradali, la cura costruttiva, la buona abitabilità e i motori moderni (come il benzina mild hybrid 1.0 EcoBoost Hybrid 125 CV), i dati di vendita non sono stati convincenti hanno decretato la fine prematura.
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