Garanzia auto usate. Cosa copre, come funziona. Tra privati e da concessionaria

Stai per acquistare una vettura di seconda mano? Ecco come puoi tutelarti. In questa guida, anche le Importanti novità del codice del consumo entrate in vigore nel 2022 ma che ancora, molti ignorano: per esempio, cambiano i tempi per far valere la garanzia.

L’acquisto di un’automobile, per la maggior parte degli italiani, rappresenta la seconda spesa più importante in ordine di importo, che viene fatta nella vita, dopo l’acquisto della casa. Ma, a differenza dell’immobile, l’auto è un bene, ahimè, più soggetto a usura, tanto che gli imprevisti sono sempre dietro l’angolo: un guasto in apparenza banale può costare centinaia di euro, tanto tempo perso e mille seccature. E questi rischi aumentano esponenzialmente se ci si imbatte in un esemplare troppo sfruttato, dal passato incerto e non sottoposto a una manutenzione regolare.
Ma è possibile tutelarsi? Certamente (in questo articolo vi spieghiamo come), ma non del tutto: è per questo motivo che scegliere l’auto usata giusta (leggi QUI la nostra guida) è il punto di partenza per un acquisto responsabile e, per quanto possibile, che comporti meno problemi e guasti.
In ogni caso, molte cose cambiano se si decide di comprare un’auto usata da un privato o da un commerciante. Le tutele offerte, in un caso o nell’altro, sono ben diverse. I professionisti assicurano una tutela più estesa dei diritti dei consumatori (dal 2005 tutte le norme a tutela del consumatore sono state accorpate nel codice del Consumo), ma non tutte le garanzie sono uguali in termini di copertura, e non va dimenticato che di solito chi compra da un privato ha il vantaggio del prezzo più basso (che può fare da “fondo cassa” per eventuali riparazioni) e ha comunque la possibilità di attivare a pagamento, presso operatori indipendenti, delle garanzie (o meglio delle coperture assicurative) a patto che l’auto abbia dei requisiti specifici (entriamo nel dettaglio nei paragrafi successivi).

Garanzia auto usate privati: il compratore è tutelato davvero?


Contrariamente a quello che molti pensano, acquistando da un privato cittadino, non si è completamente scoperti da tutele, perché vale comunque il Codice Civile, anche se è più complesso far valere i propri diritti e risolvere le eventuali controversie.
L’articolo 1490 del Codice Civile stabilisce un dovere da parte del venditore (anche quando si tratta di un privato) che è tenuto “a garantire che la cosa venduta sia immune da vizi che la rendano inidonea all’uso a cui è destinata o ne diminuiscano in modo apprezzabile il valore”. Ovviamente, l’acquirente non ha diritto alla garanzia nel caso in cui era a conoscenza, al momento dell’acquisto, dei vizi o poteva facilmente con diligenza venirne a conoscenza. Come si può notare, non è facile stabile cosa era facilmente conoscibile e cosa no, salvo che non vi sia stato un comportamento fraudolento da parte del venditore nel nascondere i vizi stessi.
Comunque, la garanzia prevista dal Codice Civile ha una durata di 12 mesi e in caso di difetto lo stesso va segnalato prontamente, entro 8 giorni dalla scoperta del difetto stesso.
I consigli nel caso di acquisto tra privati restano dunque i soliti: molta chiarezza da parte del venditore circa la presenza di difetti o malfunzionamenti e molta attenzione da parte dell’acquirente nel verificare lo stato effettivo del veicolo, con un esame visivo, un test su strada e controllando anche le ricevute della manutenzione effettuata negli anni dal precedente proprietario.
Ovviamente, ma questo è un capitolo a parte, è bene che il compratore faccia anche una visura sullo stato giuridico del veicolo come abbiamo ricordato in questo nostro articolo sul passaggio di proprietà (LINK).

La garanzia legale di conformità dei commercianti: cosa copre?

Comprare una vettura usata da un commerciante offre maggior tutela, ma non è detto che metta al riparo dai costi imprevisti dovuti a tutti i tipi di guasti; ci sono infatti due tipi di garanzie (legale e convenzionale).
Partiamo con il dire che la Garanzia Legale chiamata anche Garanzia di conformità è prestata dal venditore professionista (concessionaria, rivenditore multimarche) nei confronti dell’acquirente. Anche nel caso vi sia un’intermediazione di qualsiasi tipo, pure se il passaggio di proprietà viene finalizzato esclusivamente tra i privati, l’intermediario è tenuto, comunque, a prestare la garanzia.
La garanzia legale tutela dai difetti “strutturali” (cerchi o gomme di misura non ammessa dal libretto o da modifiche illegali alla meccanica), ma non mette al riparo da tutti i tipi di guasti. Copre solo i difetti di conformità. Ovvero, quelli che si possono imputare a usura, e non sono compatibili con il chilometraggio e l’età del veicolo acquistato (per esempio, il consumo d’olio di un motore con meno di 100.000 km, superiore a quello massimo indicato nel libretto di uso e manutenzione) o con quanto dichiarato nello stato d’uso.

Freni da cambiare: la garanzia ne risponde?

In questo caso, per esempio, se viene indicato nella scheda che i freni sono in buone condizioni e dopo 500 km il cliente lamenta che l’auto non frena bene perché i dischi sono usurati, è palese che si tratta di un difetto di conformità, sebbene si tratti di un componente soggetto a usura.
Se invece il guasto è improvviso e accidentale, esula quindi dalla responsabilità del venditore e il consumatore è tenuto a pagare di tasca propria. Per avere una tutela anche in questi casi (tipicamente, un guasto imprevedibile alla centralina elettronica del motore), il commerciate deve fornire una garanzia ulteriore, definita Convenzionale, che va ad aggiungersi a quella di conformità, obbligatoria per legge.

Auto usate da privati: si può attivare la garanzia?


Da qualche anno, tuttavia, è possibile attivare una garanzia anche nella compravendita tra privati. Per esempio, Garanty, che permette anche di assicurare le auto di seconda mano di proprietà con garanzia scaduta, purché immatricolate dopo il 03/04/2011 e con meno di 120.000 km. Si gestisce tutto tramite una pratica app per segnalare un guasto oppure visualizzare lo stato della riparazione in corso. I prezzi partono dai 29 euro al mese.

Per capire cosa copre la garanzia di conformità, bisogna partire dal principio che il venditore ha l’obbligo di consegnare al consumatore beni conformi al contratto di vendita, come indicato all’articolo 129 del codice del consumo.
Con “beni conformi” si intende che i beni venduti devono essere idonei all’uso al quale servono abitualmente beni dello stesso tipo e all’uso voluto dal consumatore e, soprattutto, devono rispondere alla descrizione fatta dal venditore.
È quindi veramente importante che il venditore sia molto chiaro nella descrizione del veicolo usato. Nel caso delle auto di seconda mano, quindi, l’acquirente deve essere messo al corrente dello stato del veicolo che sta acquistando, della presenza di eventuali difetti e della necessità di interventi sullo stesso. Chiaramente ci si riferisce agli interventi che esulano dalla normale manutenzione, tenendo conto dell’età e della percorrenza del mezzo.
La garanzia legale, normata dal codice del consumo, pertanto, non dice al consumatore espressamente quali componenti sono inclusi e quali esclusi con un elenco di dettaglio. Per capire se un difetto o un guasto o un qualsiasi problema riscontrato rientra tra quelli coperti da garanzia, bisogna riferirsi ai principi appena indicati e, quindi, valutare se sulla base delle dichiarazioni del venditore (per questo motivo è sempre opportuno portare con sé un testimone che vi assista durante la trattativa) e dello stato d’uso dell’auto (anzianità, chilometraggio etc.), il problema fosse ragionevolmente prevedibile o no.

Per questo motivo, è di vitale importanza che venga redatta una dettagliata scheda d’uso con indicati tutti i punti dell’auto e il relativo stato d’uso, compresi eventuali vizi (difetti meccanici o relativi alla carrozzeria). Se nella scheda di conformità, sottoscritta da entrambe le parti, viene riportato il difetto ed il consumatore acquista ugualmente l’auto, non se ne potrà lamentare in un momento successivo.

 Nessuna limitazione può essere imposta alla garanzia di conformità (si tratta di un diritto a cui non è possibile rinunciare) e sono nulle le clausole che prevedono una franchigia (l’importo minimo di ogni danno che rimane a carico dell’acquirente) sulle spese di riparazione.

Auto usate: quanto dura la garanzia di conformità?


Per quanto riguarda la durata della copertura, la garanzia legale di conformità è di 24 mesi. Tuttavia, la legge concede, previo accordo (deve essere previsto nel contratto di compravendita dell’auto ed espressamente accettato da entrambe le parti, ovvero venditore e acquirente), che possa essere ridotta a 12 mesi nel caso di beni usati (ed è il caso più frequente quando si acquista un’auto usata in una concessionaria).

Abbiamo detto che i commercianti (concessionari), in quanto venditori professionisti e non privati, sono obbligati per legge prestare una garanzia di almeno un anno. È importante ricordare, però, che nei primi 12 mesi dall’acquisto (prima delle modifiche al Codice del consumo entrate in vigore dal 1°gennaio 2022, il termine era di soli 6 mesi) vi è una tutela in più per l’acquirente, particolarmente importante quando si acquista un’auto usata da un venditore professionista, ovvero da un concessionario. Il Codice del Consumo prevede, infatti, che se un difetto di conformità si manifesta entro 12 mesi dalla consegna, si presume, salvo prova contraria, che lo stesso esistesse già prima dell’acquisto. Ciò significa che in caso di difetti che emergono nel primo anno è il venditore a dover dimostrare che il difetto non era già esistente al momento dell’acquisto.

Cosa fare in caso di un problema durante la garanzia? Le novità del 2022

In accordo con il Codice del Consumo, in caso di non conformità e quindi ad esempio in caso di un problema che si verifica durante il periodo di garanzia, l’azione diretta a far valere i difetti si prescrive in 26 mesi dalla consegna (in caso di beni usati le parti possono convenire un termine prescrizionale non inferiore a 1 anno).
Con le modifiche al Codice del consumo entrate in vigore dal 1° gennaio 2022, è stato eliminato l’obbligo del consumatore di denunciare i vizi entro 60 giorni dalla data in cui viene riscontrato il problema.
L’acquirente dell’auto usata ha diritto innanzitutto alla riparazione o alla sostituzione. Ovviamente, la riparazione e la sostituzione devono essere effettuate senza spese a carico del consumatore ed entro un lasso di tempo ragionevole.
In seconda ipotesi, quando la riparazione non è possibile o prevede dei costi sproporzionati per il venditore allora si può optare per la riduzione del prezzo o la risoluzione del contratto.
Attenzione però, perché l’acquirente può richiedere la riduzione del prezzo o la risoluzione anche quando la riparazione è possibile, ma il venditore non provvede entro un congruo termine.
I comportamenti di commercianti che possano indurre in errore il compratore in merito alle modalità di esercizio (o addirittura sull’esistenza stessa) della garanzia di conformità possono essere classificate come pratiche commerciali scorrette. In tal caso, l’Antitrust (numero verde (800166661) può essere chiamato a intervenire, applicando multe “pesanti” ai commercianti responsabili (si parla di sanzioni che possono arrivare a un massimo di 5 milioni di euro).

Oltre la legge: le garanzie aggiuntive denominate “convenzionali”

Come dicevamo all’inizio, esistono diversi tipi di garanzie. Oltre a quella legale, infatti, vi sono specifiche garanzie con coperture aggiuntive a quelle di legge prestate da aziende specializzate del settore o direttamente dalle case automobilistiche sulle proprie selezioni di “usato garantito”. Queste garanzie denominate “convenzionali” non sostituiscono né limitano quella legale di conformità, rispetto alla quale possono avere invece diversa durata.

Quando si compra un usato in concessionaria o da un rivenditore un “usato garantito”, di solito oltre alla copertura dai guasti accidentali (per un periodo che di solito va da 12 a 36 mesi) si ottengono pure servizi come il soccorso stradale ecc. Tuttavia, non è l’operatore stesso a rispondere direttamente dei danni o a fornire il carro attrezzi e l’auto di cortesia: per sgravarsi da oneri difficilmente sostenibili (soprattutto da un piccolo commerciante), molti commercianti e rivenditori si appoggiano ad aziende specializzate come la Mapfre Warranty che gestiscono, per conto di case costruttrici e concessionari, i programmi di garanzia sui veicoli  offrendo una serie di pacchetti e di servizi che si estendono alla gestione della garanzia legale o di conformità (offrendo un supporto legale per gestire tutte le pratiche nel rispetto del Codice del Consumo) a servizi vari di assistenza. In ogni caso, per il consumatore che ha comprato l’auto usata, il referente per le comunicazioni rimane chi ha venduto il veicolo.
Ricordiamo che, per questo tipo di coperture “extra” è possibile che venga applicata una franchigia (non legale, invece, per la garanzia di conformità).
Tuttavia, è pur vero che questa soluzione presenta dei costi aggiuntivi per l’acquirente, anche se sono compresi nel prezzo d’acquisto dell’auto. Il sovrapprezzo si può stimare da circa 200 euro all’anno per le auto più piccole a più di 800 euro all’anno per le coperture più estese e le auto più grandi.

Garanzia auto usate: cosa copre


In linea generale, la garanzia delle auto usate copre da danni accidentali relativi a parti meccaniche (motore, impianto frenante e di alimentazione) e a componenti elettriche (alzacristalli, chiusura centralizzata delle portiere) escludendo i materiali di consumo (ovvero, pastiglie dei freni, lampadine, spazzole tergicristallo, candele, filtri, frizione, pneumatici, batteria e, ovviamente, i danni da urto o da uso improprio del veicolo. Tuttavia, l’età e il chilometraggio fanno la differenza: al crescere della cifra indicata sul cruscotto e dell’età, le tutele offerte diminuiscono.

L’usato garantito delle case automobilistiche

All’interno della categoria delle garanzie convenzionali, i programmi di usato delle case automobilistiche sono quelli da preferire per i clienti meno esperti e disposti a spendere un po’ di più.
Quasi sempre le auto dell’usatopremium” sono molto recenti (è sempre previsto un limite di età o chilometraggio per l’ammissione al programma) talvolta ancora coperte dalla garanzia residua sul nuovo: tipicamente, si tratta di vetture dimostrative messe a disposizione delle concessionarie o di esemplari che vengono dalle flotte aziendali. Ma non solo: ci sono clienti che hanno dato in permuta auto seminuove, passando a un altro modello, perché si sono accorti che proprio non faceva per loro, o perché hanno mutato le proprie esigenze in seguito a eventi lavorativi o familiari.

I programmi di garanzia riservati all’ “usato garantito” delle case automobilistiche coprono quasi tutte le componenti del veicolo e prevedono spesso servizi aggiuntivi come il primo controllo gratuito post-vendita, il soccorso stradale e l’auto sostitutiva e anche la possibilità di restituire l’auto senza motivo specifico e senza rimetterci nulla. Si consideri, poi, che prima di rientrare nei programmi di usato garantito le auto sono sottoposte a numerosi e approfonditi controlli.
Insomma, chi si rivolge all’usato garantito delle case automobilistiche deve “mettere sul piatto” una cifra più elevata (in media un 10%, ma si arriva anche al 15%), ma di solito evita tutta una serie di possibili grattacapi.

Attenzione però: la garanzie possono essere annullate (parzialmente o totalmente) nel caso in cui venissero effettuati interventi di manutenzione o riparazione presso officine indipendenti che non eseguono il cosiddetto “tagliando certificato”, rispettando tutte le indicazione tecniche fornite dal produttore, utilizzando parti di ricambio originali (o di qualità equivalente) e lubrificanti aventi le specifiche tecniche indicate dal produttore del veicolo.

Le auto elettriche e ibride, garanzie e controlli

Un approfondimento a parte lo meritano le auto elettriche dal momento che la loro presenza sul mercato delle usate è decisamente più recente rispetto alle auto tradizionali.
Le garanzie convenzionali offerte dalle aziende specializzate ormai sono dedicate anche alle auto elettriche ed ibride e in particolare coprono i danni sui principali organi (possono coprire ad esempio i componenti del motore elettrico, componenti elettrici, componenti elettronici, impianto di climatizzazione, impianto frenante etc.). Anche la batteria di trazione è generalmente inclusa nella garanzia, ma talvolta sono previste delle limitazioni, quali una franchigia specifica e l’esclusione di alcune tipologie specifiche di danno (ad esempio, quelli derivanti dal fermo prolungato del veicolo).

Alcune case automobilistiche prevedono programmi di certificazione specifici per le auto usate ibride, come nel caso della Toyota. I programmi includono per le auto certificate la garanzia di 12 mesi con copertura completa anche per le componenti ibride, l’assistenza stradale e il chilometraggio illimitato. Sono previste anche diverse possibilità di estensione della garanzia sulla batteria, a condizione di eseguire i prescritti controlli periodici presso le officine autorizzate. In alcuni casi se l’auto usata è giovane si può godere del residuo della garanzia prevista sul nuovo, come nel caso, ad esempio, di Tesla che prevede sull’usato garantito, innanzitutto il residuo della garanzia prevista per il nuovo (parte residua di 4 anni o 80.000 km della Garanzia limitata di base del veicolo) e un’estensione di 1 anno o 20.000 km.