Alfa Romeo Giulia usata: affidabilità e difetti, problemi della berlina italiana
L’Alfa Romeo Giulia è una berlina moderna e di pregio, dalle prestazioni vivaci, che sul mercato dell’usato è assai richiesta: tiene bene il valore nel
tempo. La Giulia ha la trazione posteriore e uno sterzo diretto che la rende precisa nei tratti tortuosi e proprio nella guida brillante emerge il temperamento sportivo (complice un assetto tutt’altro che morbido, ma non “punitivo” per la schiena).
E’ GIA’ STATA RITOCCATA DUE VOLTE… MA NON SI DIREBBE
La Giulia rimane una vettura assai attuale, nonostante sia nata nel 2016, il restyling del 2019 si è limitato a pochi dettagli e a un miglioramento del multimediale e quello del 2022 proiettori a matrice di LED strumentazione 100% digitale.

Il potente motore a benzina 2.9 V6 biturbo della versione Quadrifoglio
A BENZINA, ATTENZIONE AI TRAFILAGGI
I motori, dal 2019, tutti disponibili soltanto in abbinamento al cambio automatico, sono caratterizzati da buone prestazioni, si stanno rivelando nel complesso robusti. I 2.0 a benzina (a iniezione diretta) da 200 e da 280 cavalli sono stati soggetti a trafilaggi di liquido refrigerante dalla guarnizione del termostato, limitatamente alle auto prodotte nel 2016 e nel 2017 (l’aumento della temperatura d’esercizio del propulsore deve mettere in allerta). Per quanto concerne il 2.2 alimentato a gasolio, che è l’unico motore disponibile (sebbene declinato in molte varianti; da 136 a 209 cavalli) c’è davvero poco da segnalare. Tuttavia, specie sino al 2019, si sono verificati trafilaggi di lubrificante nella tubazione di aspirazione, che andavano a imbrattare pure il filtro dell’aria. In questo caso, l’indiziata, non è la turbina (alcuni lettori ci hanno fatto notare che in certe officine è stata proposta questa soluzione) ma il separatore dei vapori dell’olio centrifugo (o filtro blow by, che, tra l’altro, è stato modificato in occasione del primo restyling) difettoso, che trasuda il lubrificante; in ogni caso, il filtro all’interno del separatore va verificato e sostituito periodicamente, per evitare ogni tipo di perdita (ovviamente il lubrificante deve essere di qualità corrispondente alle specifiche della casa). Segnalati, sempre il diesel, anche malfunzionamenti elettronici, come l’avviso di guasti del motore, che si rivelavano, in realtà, inutilmente allarmistici. Senza distinzioni di motore, il difetto del cruise control: la centralina deve essere riprogrammata perché la vettura può “decidere” da sola di accelerare anche quando non richiesto; c’è stato un richiamo per i modelli assemblati tra marzo 2016 e marzo 2019.
ELETTRONICA: TALVOLTA FA LE BIZZE
Il sistema multimediale non è stato privo di anomalie: a partire dal vetro del display che, sulle auto che hanno “vissuto” di più al sole, può arrivare addirittura a creparsi e deve essere sostituito. Da riportare anche casi di malfunzionamento come il black-out (e il conseguente riavvio) improvviso dello schermo, le difficoltà di navigazione con il GPS, la connessione telefonica che si interrompe. Infine, per gli esemplari più “stagionati” (ma ci sono segnalazioni anche per auto del 2019), mettiamo in evidenza la scarsa durata della batteria, dovuta a un relè di avviamento difettoso.