Il motore 2.2 D-4D, uscito di scena nel 2010, è stato un motore di successo, che ha debuttato nel 2006, nelle varianti da 136 CV (diventati 150 nel corso della “vita” del propulsore) e 177 cavalli. Si trovava sotto il cofano di molti modelli, come Avensis, Auris, Corolla Verso.
Sebbene i diesel siano, in casa Toyota, di solito meno affidabili rispetto a quelli a benzina; Di guai, infatti, il 2.2 D-4D non ne ha avuti tanti, ma piuttosto seri. Nello specifico,  il consumo di lubrificante e le difficoltà di avviamento sono i “sintomi” a cui prestare più attenzione.

INIETTORI, CENTRALINA E FASCE ELESTICHE SONO A RISCHIO

Sino al 2009,  il 2.2 D-4D (e il 2.0 D-4D), consumavano parecchio lubrificante; il che potrebbe richiedere la sostituzione delle fasce elastiche. Soltanto il 2.0, tuttavia, ha manifestato difficoltà di avviamento a freddo, che impongono l’aggiornamento della centralina, il montaggio di nuovi iniettori e della valvola di non ritorno della pompa ad alta pressione del gasolio.

Limitatamente al 2.2, invece, la fragilità della guarnizione della testata: non sono rari i casi di cedimento attorno ai 160.000 km. Se siete in procinto di comprare una Toyota con questo motore, possibilmente, cercate di trovare un esemplare che sia già stato oggetto della sostituzione di questo componente.

Sfortunatamente,  di solito, questi grattacapi sono venuti a galla fuori garanzia (36 mesi o 100.000 km), per cui, verificate che il lavoro sia stato svolto da un’officina competente, e che il proprietario non sia andato “al risparmio” ripiegando su riparatori improvvisati.