IL “GRANDE FRATELLO” DELL’USATO: REDDITO, REGIONE, NORMATIVA EURO. ECCO L’IDENTIKIT PERFETTO
/0 Commenti/in Attualità/da Redazione GuidaAutoUsate.itSapevi che in Puglia sono state vendute ben 5 auto usate a fronte di una nuova? E che in Lombardia le vendite di vetture di seconda mano a gasolio sono, in percentuale, le più basse d’Italia? Ecco un approfondimento relativo al periodo gennaio-agosto 2023
In questo articolo, realizzato sulla base dei dati forniti da ACI-Area statistica e ISTAT, andiamo ad analizzare in modo più approfondito i dati di mercato relativi al mercato dell’usato, partendo dai dati “generali” relativi al periodo da gennaio ad agosto 2023. I passaggi di proprietà (escludendo le minivolture, ovvero, i trasferimenti temporanei a nome del concessionario in attesa della rivendita al cliente finale) hanno fatto registrare una variazione positiva del 6,6% rispetto allo stesso periodo del 2022. In media, per ogni auto nuova, vi sono stati quasi due passaggi di proprietà di auto usate. A fronte di 1.046.728 di nuove iscrizioni, sono state registrati 1.895.778 passaggi di proprietà.
L’indice “passaggi di proprietà/nuove iscrizioni” si attesta dunque a 1,8 circa.
Il rapporto “passaggi di proprietà/nuove iscrizioni” è un indice di analisi del mercato interessante e allo stesso tempo semplice da analizzare. Se l’indice è inferiore a 1, le immatricolazioni di auto nuove hanno superato i passaggi di proprietà; di contro un indice superiore a 1 indica che vi sono stati più trasferimenti di proprietà che registrazioni della prima iscrizione al PRA di un veicolo nuovo di fabbrica. Più è alto l’indice, più il numero di passaggi di proprietà è grande rispetto alle nuove immatricolazioni.
PUGLIA E TRENTINO: I DUE ESTREMI
Le diverse regioni mostrano indici anche molto diversi da quello medio italiano, con la Puglia e la provincia autonoma di Trento collocate agli estremi opposti. In Puglia l’indice è pari a 5 (ben 5 passaggi di proprietà ogni nuova immatricolazione), mentre nella provincia autonoma di Trento le nuove immatricolazioni superano addirittura i passaggi di proprietà (indice pari a 0,22).
AUTO USATE: LE SCEGLIE CHI HA BASSO REDDITO?
Sicuramente sono molteplici le ragioni alla base dei diversi valori di indice riscontrati. Abbiamo provato ad analizzare solo uno degli aspetti potenzialmente coinvolti, mettendo in relazione l’indice “passaggi di proprietà /nuove iscrizioni” con i dati del reddito delle famiglie a livello regionale*. Dall’analisi dell’indice sembra emergere una certa relazione tra l’indice “passaggi di proprietà /nuove iscrizioni” e il reddito medio delle famiglie di ogni regione. A un reddito medio delle famiglie più alto corrisponde, generalmente, un indice più basso e viceversa. In termini generali, nelle regioni a più alto reddito il numero di compravendite di auto usate è stato sì superiore all’acquisto di auto nuove, ma non tanto quanto nelle regioni a più basso reddito. I due grafici qui sotto aiutano a spiegare meglio questo andamento.
Nota*(reddito mediato sugli ultimi 5 anni di dati disponibili 2017-2021 fonte ISTAT)

Elaborazioni di dati ACI e ISTAT

Elaborazioni di dati ACI e ISTAT
TRENTO E BOLZANO: IL NUOVO BATTE L’USATO
Le regioni collocate nella parte alta del primo grafico (reddito più alto), “scivolano” in basso nel grafico di destra, giacché presentano un indice “passaggi di proprietà/nuove iscrizioni” più basso.
Prendiamo ad esempio la regione Lombardia, al secondo posto in termini di reddito presenta un indice di poco inferiore a 2. Significa che vi sono stati “solo” due compravendite di vetture usate per ogni acquisto di auto nuova. All’estremo opposto, le regioni con entrate più basse (Sicilia, Campania, Puglia, Basilicata etc.) presentano un indice auto usate/auto nuove più alto (maggiore di 3). Per queste regioni, per ogni nuova immatricolazione vi sono stati più di 3 passaggi di proprietà di automobili usate.
Da notare che le due province autonome di Trento e Bolzano (redditi tra i più alti di Italia ), sono gli unici casi in cui le nuove immatricolazioni superano i passaggi di proprietà e presentano quindi un indice minore di 1.
In sintesi i dati indicano che più il reddito è alto più aumenta la propensione verso l’acquisto di vetture nuove.
OCCHIO ALLE ECCEZIONI
Ma non in tutti casi è così. Quella che abbiamo visto nei dati è una tendenza grossolana con molte eccezioni, alcune particolarmente significative che si possono più agevolmente rappresentare con il grafico qui sotto.
Sull’asse orizzontale sono riportati i valori di reddito e sull’asse verticale il rapporto auto usate/auto nuove per ogni regione, in una scala da 0 a 6 (un valore alto del rapporto indica che sono state vendute più vetture usate che nuove).
Le eccezioni rappresentate dai punti che sono più lontani dalla linea retta tratteggiata rivelano che alcune regioni non rispettano perfettamente la regola secondo cui a un reddito più basso corrisponda una propensione più elevata a comprare veicoli di seconda mano.

Elaborazioni di dati ACI e ISTAT
Puglia, Molise e provincia di Trento si allontanano di più dalla linea retta, ovvero dall’andamento generale, e mostrano dei dati particolarmente interessanti. La provincia di Trento, per esempio, ha un indice di passaggi di proprietà/nuove iscrizioni particolarmente basso (solo 0,22), inferiore anche a quello della provincia di Bolzano (che ha un reddito più elevato). All’estremo opposto spicca il dato della Puglia con il rapporto auto usate/auto nuove più alto di Italia, superiore a 5, pur non essendo la regione con il reddito più basso in assoluto. In Puglia, pertanto, tra gennaio e agosto i dati ci dicono che vi è stata solo una nuova immatricolazione ogni 5 passaggi di proprietà. Infine, il Molise pur avendo un reddito famigliare tra i più bassi di Italia ha un indice simile a quello della Lombardia (poco al di sotto di 2). Questo sta a significare, come dicevamo prima, che non sempre la correlazione tra reddito e indice è rispettata. Come sempre accade, vi sono molteplici fattori che influenzano i dati. Quella che abbiamo analizzato è solo una tendenza, una relazione generale mostrata dai dati, interessante come spunto di riflessione, ma che di certo non spiega tutto.

NORMATIVE ANTINQUINAMENTO: LE AUTO PIU’ “VERDI” SI VENDONO AL NORD. LA SICILIA IN “MAGLIA NERA”
Analizziamo ancora più nel dettaglio il mercato dell’usato, sempre per questo primo periodo (gennaio – agosto) del 2023, focalizzandoci su uno degli aspetti più d’attualità del momento: quello legato alla normativa antinquinamento. In Italia il 40% dei passaggi di proprietà ha riguardato la classe Euro 6, il 19% la classe Euro 5 e il 25 % la classe euro 4. Le restanti transazioni riguardano le classi inferiori (9% circa per le Euro 3, 4% per le euro 2 e solo un punto percentuale per quelle ancora inferiori). Anche in questo caso si riscontrano delle differenze tra le diverse regioni. In Veneto, Lombardia e Trentino-Alto Adige i passaggi di proprietà hanno riguardato, in proporzione rispetto al totale, una quota maggiore di autovetture euro 6. In Veneto e Lombardia il 46% delle compravendite riguardano auto Euro 6, mentre in Trentino-Alto Adige si arriva a ben il 60%. In Puglia Sardegna e Sicilia invece la quota parte di compravendite che hanno riguardato auto nella classe euro più alta è nettamente inferiore al 40% medio italiano. Solo il 32% (Puglia) il 30% (Sardegna) e il 29% (Sicilia) dei passaggi di proprietà regionali hanno riguardato vetture Euro 6.




ALIMENTAZIONE: IL GASOLIO PIACE ANCORA, MA NON IN LOMBARDIA
I passaggi di proprietà del periodo gennaio-agosto 2023 in Italia hanno riguardato in prevalenza auto a gasolio, pari al 47% del mercato (48% inserendo anche le poche ibride a gasolio), contro il 37% delle auto a benzina. Che arriva però al 50% se includiamo anche il 5% di ibride a benzina e il 9% di quelle a doppia alimentazione (benzina e gas). Meno dell’1%, invece, le full electric, come c’era da aspettarsi trattandosi di un mercato recente. Il Trentino Alto Adige si distingue anche in questo caso dalle altre regioni con un 16% di passaggi di proprietà che hanno riguardato le ibride a benzina. Sempre in tema di ibride notiamo le percentuali leggermente superiori al 5% medio italiano, di Lombardia, Valle d’Aosta e Liguria (tutte intorno al 7%). Interessante notare che in molte regioni del sud Italia la percentuale di passaggi di proprietà di auto a gasolio è sensibilmente più alta del 48%, il dato medio nazionale (Sardegna 57%, Sicilia 59%, Molise 63%, Calabria 63%, Puglia 64%, Basilicata 66%). Fanno eccezione la Campania e l’Abruzzo, in cui i dati si assestano rispettivamente sul 52% e sul 53%, più vicini alla media nazionale. Da evidenziare poi il dato, prevedibile, della Lombardia in cui la percentuale dei passaggi di proprietà delle auto a gasolio è la più bassa d’Italia, con il 36%, contro il 63% di auto a benzina (includendo le ibride e quelle a gas). Ciò si spiega anche con le normative molto stringenti introdotte di recente per le auto a gasolio soprattutto nella città Milano (Area B).

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